Si tratta di un umidificatore passivo per orchidee. Passivo in quanto non utilizza corrente per funzionare. Molti umidificatori utilizzano ultrasuoni che nebulizzano l’acqua, poi spostata con delle ventole. Avendo già una buona umidità in stanza ho pensato fosse sufficiente un sistema come quello realizzato.
La vaschetta è riempita di perlite, in alternativa si può utilizzare vermiculite, questa è in grado di assorbire acqua. Grazie all’elevata porosità aumenta notevolmente la superficie di contatto tra tra la parte umida e l’aria. Inoltre in un certo senso si autoregola, infatti nelle giornate più calde e con più sole ci sarà un maggiore scambio di umidità con l’ambiente, scaldando la vermiculite nel vassoio. L’unica cosa importante è aggiungere periodicamente acqua nel vassoio e periodicamente pastorizzare la vermiculite per evitare la formazione di muffe. (attenzione che se la sterilizzate poi non avrete più competizione tra le possibili muffe e batteri, il primo che arriva rischia di non avere competizione e cresce rapidamente, non ho provato tuttavia)
Basta tagliare con lasercutter (PewPew™) le parti allegate, montare il tutto incollando con colla vinilica e rivestire l’interno con della gomma liquida. Se non fosse per i tempi di asciugatura della vernice e colla è un progetto da una serata.
Ci sono delle vernici che permettono di impermeabilizzare la parte interna, utile anche qualora qualcuno voglia farsi vasi in legno, io ho usato gomma liquida Bostik.
Le parti sono state poi colorate con dell’impregnante scuro in modo da fare sembrare il nostro abete un legno un poco più pregiato. Sono stati recuperati da alcuni scarti dei pezzi triangolari per creare delle guide in modo da avere una sola giacitura per la parte superiore. Per l’incollaggio in maniera molto empirica è stata messa della colla sulle guide e poi con cura si è posizionato il coperchio. Con piccoli spostamenti del coperchio le guide si sono da sole posizionate nella posizione corretta. Il coperchio poi è stato separato per fare asciugare la colla. Avviso che finché non sono incollati i due pezzi centrali sono abbastanza fragili, nel realizzarlo si sono rotti due volte. Questi pezzi non si vedono, se volete potete disegnarne uno più solido ma poi voi saprete che all’interno è così, se non vi fate questi problemi alla Kubrick consiglio un disegno più pieno e solido.
Comunque sia le orchidee stanno meglio che mai! Utile anche se qualcuno volesse fare crescere piante tropicali.