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Pannello per ricarica accendini

Cosa è?

Si tratta di un pannello tagliato con lasercutter (PewPew™) pensato per alloggiare un avviso con delle istruzioni e una bomboletta di gas. Lo scopo è invogliare le persone a ricaricarsi l'accendino. Il peso, e le geometrie dei fori gli permettono di essere affisso su una bacheca degli annunci con delle puntine. Perfetto per essere appeso in ufficio, in luoghi pubblici o vicino alle foto dei vostri cari.

Ma... Perché?

Gli accendini sono oggetti così volatili, spesso ce li ritroviamo in casa senza sapere da dove arrivano, altre volte malediciamo l'amico che, pensando ad altro, se lo intasca senza malizia.

Qualcuno di noi da piccolo o grande avrà anche provato a farne esplodere uno…

Inoltre è uno strumento indispensabile non solo per i fumatori, ma anche per accendere una candela, per i termorestringenti, o semplicemente per attaccare bottone con chi, in difficoltà, l'accendino lo ha dimenticato.

Tuttavia questo strumento tanto utile quanto semplice, proprio così semplice non è. Molti materiali diversi sono utilizzati per la sua realizzazione e questo fa del nostro accendino un oggetto non riciclabile. Anzi sappiamo che potrebbe restare in circolazione almeno 100 anni se disperso nell'ambiente.

Ci sono diversi tipi di accendini, i più famosi Bic non sono ricaricabili. Non ci piacciono, in particolare guardate questo “schifezzoso” accendigas. Ebbene si! Dopo che si è esaurito il gas va completamente buttato. E il problema non è solo lo smaltimento ma hanno inquinato anche per costruirlo, per spedirlo a casa tua, magari in una singola scatola di cartone, dentro un'altra scatola, fatta arrivare da un corriere in 24h per permetterti di accendere il fornello.

Abbiamo poi alcuni accendini, come ad esempio i Clipper che oltre ad essere esteticamente più gradevoli hanno una valvola sulla parte inferiore che ci permette di ricaricarli. Questo progetto vuole proprio invogliare le persone a ricaricarsi gli accendini a gas.

Oltre al gas anche la pietra va sostituita dopo un po' di ricariche, queste sono commercializzate oppure possono essere smontate da accendini non ricaricabili.

Un'altra soluzione più sostenibile del compra e butta è quella di usare accendini come gli Zippo che funzionano a benzina. Ci sono inoltre nuovi modelli che funzionano a gas. Di solito prestiamo più attenzione a questo tipo di accendini e difficilmente gli amici se lo intascheranno per sbaglio riconoscendone il valore. Se fate attenzione non resterete più senza!

Per i più radicali di voi ci sono anche accendini che sfruttano un arco elettrico, hanno una presa USB per potere essere ricaricati sino a quando gli elettrodi non saranno consumati o la batteria sostituita.

Se tutto questo discorso non ti interessa, vai in giro con un HUMMER e bruci i copertoni d'auto nel giardino perché ti piace l'odore della diossina, allora pensa che con una bomboletta da meno di 5 euro (nella prima foto) abbiamo ricaricato 28 accendini per un risparmio di circa 50 euro! Non male!

Voglio costruirne uno

Ecco tutti i file utilizzati:

File .dxf per taglio: ricaricaaccendini_dxf.zip

File .pdf dell'avviso ricaricaaccendini.pdf

L'immagine del pianeta è stata sovrapposta direttamente in fase di taglio e non è presente nel file, potete aggiungere l'immagine che preferite o addirittura colorarlo.