Alcuni soci si incontrano ogni venerdì dalle 20:30 alle 23:30 per giocare a Starfinder, un gioco di ruolo ambientato nel futuro con tecnologie avanzate, magia e voli nello spazio!
Nato da una famiglia di scienziati Lashunta emigrati sul pianeta di Verces, Moesh visse i primi anni sulla parte scura del pianeta, affiancando i genitori nelle ricerche sulla risonanza della struttura cristallina del ghiaccio ben oltre i tempi-fortezza di Fastness of the Ordered Mind. Per muoversi efficacemente anche al buio, i genitori lo dotarono di occhi cibernetici ad ampio spettro quando era ancora molto giovane, sia per non avere problemi di spostamenti nel buio perenne sia per assisterli nelle ricerche.
Data l'assenza di luce e di altre persone oltre ai monaci asceti di Nar, la maggior parte del tempo lo impiegò a studiare col suo datapad, con pieno accesso alla libreria scientifica dei genitori. Da piccolo si appassionò alla biologia e al funzionamento del corpo umano e dei suoi organi. Questo gli permise anche di aiutare i monaci, che lo presero tra le loro grazie. La sua passione sfociò in maniera naturale nella biotecnologia quando i monaci gli diedero accesso al loro mainframe. Ben presto le sue doti lo portarono ad avere accesso root ai loro sistemi.
Non soddisfatto delle potenzialità che la tecnologia poteva offrire, presto scoprì che i poteri arcani potevano influenzare e potenziare le sue capacità, con grande disappunto dei genitori. La sua vita subì un forte scossone quando una subroutine mal codificata nel controllo atmosferico portò ad una esplosione in un'ala del tempio-fortezza. L'accesso root di Moesh fu scoperto e, dopo una breve consulta con i Clarified dei tempi, fu esiliato.
Desideroso di imparare di più sugli impianti raggiunse la città di Nabokon, dove trova impiego come riparatore e manutentore di impianti e sistemi informatici per la Cypremacy Collective.
Trovare un augment molto raro, analizzarlo, scriverci un paper per impressionare i suoi genitori e dimostrare loro che la tecnomanzia è rilevante anche nel mondo scientifico.
Descrizione fisica Età : 20;
Altezza: 1.85;
Capelli: corti/neri;
Occhi: Verdi;
Fobia: vedere le persone a cui tiene morire dopo la tragica scomparsa dei genitori.
Matt nasce in una famiglia benestante da padre pilota e madre scienziata. Ha anche un fratello soldato che però vede poco perché è spesso in missione. Questa situazione permette lui di studiare e coltivare entrambe le passioni dei genitori. Per via della sua curiosità e grazie alle sue conoscenze Matt inizia ad immaginare come potrebbe aiutare l'umanità se un giorno riuscisse a scoprire nuovi mondi e acquisirne le tecnologie. È disposto a tutto pur di farcela in questa impresa(anche far azioni che vanno contro la sua natura). Per raggiungere il suo obiettivo aveva bisogno di una nave quindi progetta il suo super veicolo. Ora mancano soltanto i materiali ed un luogo per costruirlo…
Come sono finito qui: avevo bisogno di informazioni che non si trovano facilmente così ho preso in prestito i database governativi. Purtroppo qualcuno a me troppo vicino ha avvisato l'esercito ed eccomi qui
Da incollare su ship builder.
{"antiHackingSystemsId":"mk1","antiPersonnelWeaponId":"none","armourId":"mk-4","computerCountermeasures":{"alarm":true,"fakeShell":false,"feedback":false,"firewall":false,"lockout":false,"shockGridId":"rank-2","wipe":false,"fake-shell":false},"computerId":"mk-2-trinode","crewQuartersId":"common","crewSkills":{"captain":{"countOfficers":0,"hasRole":true,"skills":{"bluff":{"modifier":0,"ranks":0},"computers":{"modifier":0,"ranks":0},"diplomacy":{"modifier":0,"ranks":0},"engineering":{"modifier":0,"ranks":0},"gunnery":{"modifier":0},"intimidate":{"modifier":0,"ranks":0},"piloting":{"modifier":0,"ranks":0}}},"engineer":{"countOfficers":1,"countOfficerCrew":0,"hasRole":true,"skills":{"engineering":{"modifier":0,"ranks":0}}},"gunner":{"countOfficers":1,"countOfficerCrew":0,"hasRole":true,"skills":{"gunnery":{"modifier":0}}},"pilot":{"countOfficers":1,"countOfficerCrew":0,"hasRole":true,"skills":{"computers":{"modifier":0,"ranks":0},"gunnery":{"modifier":0},"piloting":{"modifier":0,"ranks":0}}},"scienceOfficer":{"countOfficers":1,"countOfficerCrew":0,"hasRole":true,"skills":{"computers":{"modifier":0,"ranks":0}}},"chiefMate":{"countOfficers":1,"countOfficerCrew":0,"hasRole":false,"skills":{"acrobatics":{"modifier":0,"ranks":0},"athletics":{"modifier":0,"ranks":0}}},"magicOfficer":{"countOfficers":1,"countOfficerCrew":0,"hasRole":false,"skills":{"mysticism":{"modifier":0,"ranks":0}}}},"customFrameBaseId":"light-freighter","customComponents":[],"defensiveCountermeasuresId":"mk-4","driftEngineId":"signal-booster","expansionBayIds":["escape-pods","none","none","none"],"frameId":"explorer","hasBiometricLocks":true,"hasCrew":1,"hasDataNet":0,"hasHiveJoining":0,"hasSelfDestructSystem":false,"isSetDefaultCrewSkillValues":0,"isUseStrictRules":1,"powerCoreIds":["pulse-red"],"sensorsId":"advanced-medium-range","shieldsByPosition":{"forward":50,"aft":50,"port":50,"starboard":50},"shieldsId":"medium-200","shipConcept":"","shipName":"","thrustersId":"m10","tierId":"6","version":"1.0.1","weaponMounts":{"forward":[{"weaponId":"tactical-nuclear-missile-launcher","weight":"light","templateWeight":"light","isFromTemplate":true,"canBeLinked":false,"isLinked":false}],"aft":[],"port":[{"weaponId":"flak-thrower","weight":"light","templateWeight":"light","isFromTemplate":true,"canBeLinked":false,"isLinked":false}],"starboard":[{"weaponId":"flak-thrower","weight":"light","templateWeight":"light","isFromTemplate":true,"canBeLinked":false,"isLinked":false}],"turret":[{"weaponId":"light-particle-beam","weight":"light","templateWeight":"light","isFromTemplate":true,"canBeLinked":false,"isLinked":false}]}}
Davanti a noi c'è un monolite enorme, ci facciamo un giro attorno. Sopra la porta c'è incisa una gru con una scritta
Gal ci insegna a combattere il male con onore
Stagno con aura di trasmutazione, lo aggiriamo. Iscrizione sullo stipite del portone del tempio:
Kutz ci chiede di restituire tanto quanto è stato preso
Ci attaccano gli zombie e gli ghepardi inseminatori.
Sulla porta c'è scritto
Moa ti insegna che nei segreti si cela la verità
Dopo essere usciti dal labirinto entriamo nella stanza dove troviamo un cristallo verde illuminato da un raggio di luce su un piedistallo simile a quelli fuori dal portale.
Dopo che Moesh ha verificato che non ci siano trappole, Matt prende il cristallo e lo portiamo oltre il portale nella stanza senza problemi.
Troviamo cinque corridoi e due stanze della scimmia. Percorriamo il primo ed entriamo in una stanza con un'altra statua della scimmia con i quattro arti a coppa (come accettasse qualcosa). Alla base della statua c'è un'iscrizione:
gli amici di nim sanno dove mettere l'acqua
La stanza ha quattro fessure dai lati, e c'è una leggera aura di trasmutazione osservata da Moesh.
Usciamo dalla stanza per cercare altri indizi e troviamo una scritta che dice:
meglio essere amici di /nim/ che suoi nemici
In ognuna delle quattro stanze si trova una maschera e un'iscrizione. Guardando attraverso la maschera si può vedere la stanza della scimmia con una luce blu che ne illumina un arto.
maschera | iscrizione | arto illuminato |
---|---|---|
avvoltoio | uno degli altri non ha amici | mano sinistra |
leone | odio uno degli amici dell'orso | mano destra |
zebra | il mio unico amico è morto di fame | piede destro |
orso | l'avvoltoio è fortunato ad essere vivo | piede sinistro |
Dopo un po' di scervellamenti, Moesh usa /token spell/ per produrre un po' di acqua sul piede sinistro. L'acqua sembra ribollire e ne escono due piccoli elementali. ?
Mentre ci avviciniamo al pianetoide vediamo che la superficie è bianca, e notiamo “insenature” nelle pareti rocciose
Dopo essersi ritrovati in una cella in una nave-prigione, Moesh, Wall-B, Nibble e Matt sentono una forte esplosione ed un rumore di aria risucchiata. Credendo la nave sotto attacco cercano di evadere, e dopo un altro forte scossone che apre parzialmente la parete della loro cella, Nibble riesce a uscire e liberare gli altri.
Dopo un veloce hack dei terminali di bordo, abbiamo accesso al sottosistema di controllo porte, e procediamo lungo il corridoio fino ad arrivare al nesso centrale della struttura a croce del piano attuale, dove si trova l'entrata per un ascensore. Il suo terminale di controllo è molto difficile da hackerare, quindi l'unica cosa è catturare un drone e recuperare il transponder nel suo interno.
Ed ecco il primo combattimento, dove Matt riesce a disabilitare il drone e recuperare il transponder. L'ossigeno nelle celle più esterne inizia a scarseggiare, quindi Moesh libera i prigionieri per evitare uno spreco di vita inutile (e per ottenere una piccola armata), comunicando telepaticamente chi fossero i loro liberatori.
Nel frattempo si aprono le porte dell'ascensore e ci ritroviamo davanti tre figure Vesk, che riconoscono un altro Vesk tra i prigionieri liberati, e a quanto pare sono venuti a salvarlo.
Dopo aver visto che la via di fuga al piano dove ci sono le capsule di salvataggio è sbarrata da innumerevoli droni, convinciamo i Vesk ad accompagnarci due piani in su a recuperare il nostro equipaggiamento, riuscendo ad armare anche la milizia improvvisata dei prigionieri, grazie ai quali riusciamo ad assaltare i droni e scappare a bordo delle capsule di salvataggio verso il pianeta più vicino…
Atterrati in 6 sulla nave con lo scopo di salvare Garrok abbiamo fatto un foro sopra alla stanza di ricarica dei droni e ne abbiamo disabilitati il piu' possibile con una granata. Sfortunatamente 5 componenti del gruppo hanno avuto la malsana idea di vendermi alla federazione in cambio della ricompensa. Pessima idea. Appena scoperto uno di loro e' morto di cause naturali come una spada sulla giugulare. Gli altri sono stati temporaneamente salvati da un colpo di cannone. Dopo essermi ripreso dallo sbalzo ho trovato il tank del gruppo cosciente e gli ho chiesto spiegazioni. Sufficienti. Ma non abbastanza da salvare gli altri due suoi compagni il Tradimento va punito. Stimata la gravita' della situazione (c'era un incrociatore federale parzialmente visibile dalle vetrate della docking station) abbiamo deciso di agire minimizzando i danni. Per prima cosa abbiamo resa inutilizzabile la docking station con una granata e sigillate tutte le porte . E poi abbiamo preso l'ascensore con la carta di accesso recuperata dal nostro ingegnere direzione capsule di salvataggio.